La proposizione non necessita di dimostrazione in quanto fatto evidente.
Questo post non è tanto per me, fiducioso studentello che spera dopo il dottorato (all'estero) di riuscire a rimanere nell'università (italiana), quanto per tutti quegli studenti che stanno facendo un corso di lingue. Io, come quasi matematico, fortunatamente sono fuori dai futuri provvedimenti universitari.
Il motivo della pazzia del CRUI, ennesima conferma del principio di Marci, è chiaro in un documento che girava oggi a Mestre nelle aule di Lingue Orientali e di cui ho avuto solo una conoscienza telefonica. Il breve testo della petizione che vi propongo non è chiaro allo stesso modo, ma fa la sua parte.
I sottoscritti, studenti delle università italiane e studenti di scambio presso gli atenei italiani, chiedono che venga al più presto definito in modo univoco il ruolo dei Lettori/CEL (Collaboratori ed Esperti Linguistici) all’interno del sistema universitario italiano, per istituzionalizzare definitivamente e inequivocabilmente i loro insegnamenti.Pertanto vi invito a firmare, soprattutto se avete a che fare con l'università!
I firmatari ritengono i corsi tenuti da questi insegnanti indispensabili per la propria formazione e qualificanti per l’ingresso nel mondo del lavoro, sempre più competitivo e caratterizzato da una forte mobilità internazionale. La mancanza di una legislazione chiara che riconosca di fatto le attività didattiche effettivamente svolte da questi insegnanti universitari di madrelingua nuoce direttamente agli interessi degli studenti degli atenei italiani, non garantendo un servizio fondamentale qual è quello della formazione linguistica universitaria e non riconoscendo sempre questi corsi nei piani di studio.
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