01 febbraio 2007

Sulle polveri sottili...

Mi scrive un lettore, che preferisce restare anonimo, riguardo alle polveri sottili.

Qualcuno di voi certamente ricorda che in più occasioni mi sono stranito scoprendo che nonostante ormai sia pubblico e ufficiale che le polveri di uranio impoverito delle ultime guerre stanno circolando ed insozzando tutto il pianeta, tutti continuano a fare finta di niente...

D'altra parte è ormai palese che le radiazioni di tali polveri sono altamente tossiche e favoriscono l'insorgere di una quantità enorme di malattie, buona parte mortali.

Ma non sono le uniche polveri che ci rovinano la vita.

Ci sono le polveri classiche, quelle con gli acari che a molti provocano allergie (e sono le più innocue).

Ci sono le polveri rilasciate periodicamente in scie chimiche da tankers che misteriosamente solcano i nostri cieli... che dagli studi fatti sono tutto fuorché innocue!!!

Ci sono le nanopolveri degli inceneritori... molto più pericolose di quanto ci vogliono far credere...

E ci sono le polveri sottili causate in buona parte dal traffico automobilistico... quelle per cui si fanno spesso inutili giornate a targhe alterne o di stop al traffico completo.

Il nostro carissimo lettore ci parla proprio di queste ultime proponendo una soluzione furba che può sembrare ovvia ma che, prima d'ora, nessuno mi aveva mai raccontato. Qualcuno lo ascolterà??? Chissà, speriamo!

Inquinamento da polveri. Ne discutono Province e Comuni. Ne scrivono i giornali. Il tempo passa ed il problema rimane. Anzi l’inquinamento aumenta con il passare dei giorni. Non diminuisce con il blocco del traffico.

Chi ha un balcone o un terrazzo con la polvere, prende un secchio d’acqua e lava bene balcone o terrazzo. Non si potrebbero lavare i tratti di strada interessati da questo fenomeno?

Lavare per togliere completamente le polveri dal manto stradale. Il solo blocco del traffico si è visto che non risolve la situazione. Le polveri infatti rimangono a terra, pronte a risollevarsi di nuovo verso l’alto, alla ripresa della circolazione degli automezzi.

La eventuale prova non dovrebbe essere costosa, specie se si utilizzano i camion con botte di cui i Comuni dispongono per innaffiare le aiuole d’estate. Fra l’altro “lungo la costa” si potrebbe adoperare l’acqua di mare, anziché quella potabile. Importante è lavare bene la strada per impedire che sulle polveri che rimangono si aggiungano le altre “prodotte” dai mezzi stessi e quelle sospese nell’aria.


Un unico appunto mi viene da fare a tutto questo: sarebbe indispensabile fare in modo che l'acqua di pulizia delle strade passasse in un depuratore.

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