21 marzo 2008

Finalmente torna la primavera...

...speriamo, perché qui a Macerata oggi nevicava!

E la primavera è la stagione che preferisco: non troppo calda, né troppo fredda, piena di vita che nasce e rinasce, colori vivaci e vitali, profumi intensi, farfalle, rondini! Veramente una gran bella stagione!
Per non parlare del fatto che c'è il primo equinozio dell'anno (il giorno dura come la notte), che preannuncia che finalmente le giornate diverranno belle lunghe!

L'etimologia sembra fin troppo semplice: richiama il risveglio, la rinascita e la rivincita della natura addormentata. Ma questo non basta a descriverne i molteplici aspetti. Le storie, le poesie, le sinfonie e le canzoni ispirate nel passato e nel presente ai migliori scrittori e compositori altro non sono che una fotografia della sua veste che interrompe una continuità fatta di freddo e di neve.

Pioggia di primavera

La pioggia; picchiettandola con le lunghe
dita leggiere, faceva il solletico
alla terra e le diceva piano' piano:
"Destati ". E mormorava: «Svegliati!" E poi:
Su, su, è l'ora, vestiti!" E la terra fingeva
ancora di dormire perchè nulla era più dolce
di quella carezza leggiera e di quel dormiveglia!
Alla fine aprì gli occhi delle margherite
e nei giardini restò un odore di terra bagnata.

-- di Achille Campanile --

Primum-ver
, come già detto, non sembra remoto, ma osservato a fondo dimostra una storia di tutto rispetto, con radici che arrivano addirittura dal sanscrito (vas-, che significa ardere, splendere) dalle quali si procede al latino (Vesta, la dea del focolare domestico) e che conducono alla stagione splendida, alla "prima splendida" per la verità.

Stare ad indicare le feste che si celebrano in questo periodo sarebbe un lavoro mostruoso e potrebbe riempire le pagine di un libro, praticamente ogni religione festeggia una delle sue celebrazioni chiave in questi giorni e non c'è nazione che non abbia qualche tradizione legata a questo periodo. Va anche notato che molte delle antiche tradizioni ci offrono tutta una serie di miti legati alla primavera che hanno al loro centro l'idea di un sacrificio a cui succede una rinascita (vedi Pasqua - che si celebra la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l’Equinozio - o il mito di Attis e Cibele, quello di Persefone o quello di Adone e Afrodite - da cui le Adonìe greche che si festeggiavano pochi giorni dopo l'entrata della primavera).

Così non è un caso che i simboli pasquali siano spesso uova o conigli, le prime evidente simbolo di vita, nascita e fertilità e i secondi con la notoria fama di proreare velocemente. Si noti che c'è un mito Indiano che narra che nella notte dei tempi tutto era immerso nelle tenebre e sepolto in un sonno profondo. L'Assoluto volle creare il cosmo dalla propria sostanza, così creò le acque e vi depose a galleggiare un uovo splendente il quale generò al proprio interno Brahma, il Creatore, che divise poi l'uovo stesso in due parti, formando la terra e il cielo.


Si parla di cose che derivano da credenze, abitudini e culture che spaziano da prima del 4.000 a.C. a poche centinaia di anni dopo lo 0 gregoriano e sono strettamente legate alle costellazioni e alle divinità (es. Eostre, dea della fertilità da cui deriva la parola Easter, o Siwa o gli assiro-babilonesi Tammuz e Ishtar) che erano legati al clima del periodo (anche e soprattutto in relazione al tipo rapporto che ci sarebbe stato tra i lavoratori e le loro terre/il mare).

D'altro canto, tenendo conto dei moti millenari, in particolare delle precessioni (per cui l'equinozio in realtà è stato ieri: il 20 marzo), si perde un pò il legame originario tra i nomi e le date, senza considerare che parecchi festeggiamenti, ormai, vengono erroneamente fatti nei giorni "sbagliati". Per fare un esempio, il punto dell'ariete e il punto della bilancia (che identificavano l'equinozio di primavera e quello d'autunno) non cadono più sull'ariete e sulla bilancia. E' lecito ritenere che si potrebbero anche cambiare i nomi in funzione della situazione astronomica che di millennio in millennio si viene ad avere, ma la cosa potrebbe causare non poche complicazioni, soprattutto agli astrologi (hihihi).

Sveglia

Guizzò la prima rondine dal nido
sotto la mia grondaia,
vibrando al cielo il breve acuto strido;
e già ne strillan cento in frotta gaia.

Filan gli aerei stridi, intanto pare
che nei tetti vicini,
salterellando, col lor cianciugliare
bezzichin l'aria i passeri piccini.

Giù, nel cortile, ostinasi un galletto
nel suo verso arrochito.
Zitto, signor Dovere, ho già capito:
è ora, è ora di lasciare il letto.

-- di Luigi Pirandello --

Per cui, visto che quest'anno, questa notte c'è luna piena, domenica cade la Pasqua e tante feste si riuniscono in tutto il mondo in pochi giorni, non posso fare a meno di fare a tutti i miei migliori auguri. Di Buona Pasqua per i Cristiani e gli Ebrei (anche se per questioni di divisibilità tra i calendari si sono accumulati vari giorni di distanza tra le due festività), di Felice Ostara per i Neopagani, di Sham El Nessim per gli Egiziani, di Buon Riposo per gli Atei, di 春分の日 (Shunbun no hi) per i Giapponesi, e chi più ne ha più ne metta... avete tutti il diritto di passare dei bei giorni felici!

Buona serata a tutti,
Marcello

fonti: specchiomagico, homolaicus, wikipedia,
libri di storia e filosofia, libro sui simboli del mondo.

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