31 gennaio 2007

Multitouchscreen...

Lo so'... lo avete già visto un mare di volte. Ci sono una marea di video diversi che fanno vedere le potenzialità del multitouchscreen... ma più lo vedo e più ne resto affascinato, e pensare che sull'iPhone già c'è e che forse sarà addirittura sui prossimi Mac mi fa uno strano effetto. Che spettacolo!!!



E pensare che all'epoca mi ero già stupito che con linux e i touchscreen si riuscissero ad ottenere effetti strabilianti, come quelli che avevo visto sul mitico blog di Bebo.

Il vero modellista...

Il vero modellista si vede dalla cura dei particolari...
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La costruzione di un modellino gigante di un SU-27 RC Turbojet, documentata con 72 pagine ricche di foto e descrizioni - penso che non si poteva avere un resoconto più dettagliato di questo.

Mi inchino davanti alla sua abilità!!! Pensate, amici, che questo aereoplano è radiocomandato e può muovere i flap, abbassare le ruote e richiuderle nell'apposito scomparto o farle tornare fuori, aprire e chiudere tutti gli "sportelli" ed emettere lo stesso rumore dell'originale!!!

Link alla documentazione completa... Attenti sono 72 pagine!!!

In vendita anche la BatMobile... e non solo!

batmobileDopo la macchina dei Ghostbusters, anche la batmobile è in vendita, attraverso la casa d'aste Coys. L'asta parte da £75,000.

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Non solo... anche Kitt, la supercar è finita in vendita (però si tratta di una perfetta imitazione):

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Questa autoprodotta Trans Am Knight Rider K.I.T.T del 1984 ha richiesto più di 4 anni e $40.000 per essere realizzata... ed ora è in vendita su eBay... Cito direttamente dalla descrizione del prodotto:

"...features a 2tv dash with real working digital gauges with dual 4" lcd screens... gullwing steering wheel, upper console, lower console, pod unit... all complete with buttons and displays as they were in the show! Complete stereo system with DVD/CD/MP3 player, amplifier and speakers. "
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Play! Symphony... Video Game Theme Songs!

Al posto dei soliti classici, Play! symphony suona una scaletta che di certo riconoscerete. Non voglio dirvi di che si tratta, dovrete scoprirlo da soli: premete play o cliccate Qui.

30 gennaio 2007

Addio floppy, compagno di mille battaglie

Mentre la saga di Vista comincia sempre di più a prospettarsi infinita e tragicamente triste, si veda il nuovo articolo "Perdersi (di) Vista", appena uscito sul celebre ZeusNews ma anche i tanti articoli sul "Trusted Computing", "TCPA", "Palladium" e compagnia bella... potreste fare un bel giro su Punto Informatico per saperne di più.

Dicevo mentre la saga di vista si prospetta lunga e tragica, il progresso tecnologico comincia a privarci di grandi compagni del passato!!! Eh, quando installai la prima slackware e il primo Windows 3.11 e il DOS ancora era tutto su floppy... una montagna di floppy.

E tutti quei giochini, il turbo pascal, il primo norton e il virus jerusalem... e poi il virus 1984! I miei primi due virus, arrivati sul floppy con winter e wolf3d, dai che ci avete giocato!
E le macchine e le moto della Accolade, come dimenticarle?

Tutto su floppy, i nostri cari vecchi floppy!

E' con il cuore in gola che posto questo articolo, più in loro onore che altro!

Addio Floppy, e grazie per tutto il pesce! (questa è molto sottile, solo pochi potranno intendere...)

Addio floppy, compagno di mille battaglie

I grandi distributori cessano di ordinare nuovi pezzi. Un altro pezzo di storia dell'informatica se ne va.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-01-2007]

Floppy

Forse i più giovani non capiranno nemmeno di cosa stiamo parlando, ma una lieve malinconia serpeggerà nei più anziani tra di noi, pensando che la data del 29 gennaio 2007 sarà ricordata come quella della fine del floppy disk, dopo 36 anni di onorato servizio.

PC World, la catena di distribuzione informatica leader nel Regno Unito, ha annunciato che continuerà a vendere i dischetti solo fino a quando le scorte non si esauriranno. Ci si attende che, chi non l'ha già fatto, imiterà presto i rivali britannici.

Più di Bill Gates e del suo Windows, il cosetto di plastica ha rivoluzionato l'informatica, rendendola accessibile a tutti, diventando un oggetto di tutti i giorni, tra i più comuni alla fine del secolo scorso.

Nato nel 1971 dagli ingegneri IBM per sostituire le schede perforate, misurava anticamente 8 pollici, circa 20 centimetri. Poi si è via via ristretto in dimensioni, ed espanso in capacità, fino ad arrivare agli attuali 3,5 pollici per 1,4 MB (un'enormità, alla sua apparizione).

Visto da qui sembra un oggetto opzionale per scambiare dati o per piccoli backup, ma al momento della sua comparsa era lo strumento per far girare sistemi operativi, programmi, dati: l'hard disk non esisteva, o aveva prezzi proibitivi.

Nel solo 1998, anno record, ne sono stati venduti più di due miliardi. Oggi, la cifra si aggira sui 700 milioni, ma è in caduta libera.

Apple è il marchio più legato alla storia del floppy: fu il primo produttore hardware a inserire il driver da 3,5 pollici (1984), il primo a lanciare quello ad alta capacità (1988), ma anche il primo ad abbandonarlo, senza ripensamenti, nel 1998.

La letteratura e il cinema sono sempre rimasti affascinati dal dischetto magnetico: i segreti in esso custoditi, in ogni tecno-spy-story che si rispetti, potevano valere il sacrificio di diverse vite umane.

Nonostante questo, e nonostante abbiano riempito le nostre case e i nostri cassetti, non sono riusciti a diventare oggetti di culto come hanno fatto i dischi in vinile, i compact-disc, e per certi versi anche le videocassette VHS. Scartati dai nostri PC, hanno preso la strada delle umide cantine, accanto alle musicassette e agli stereo8 di Fausto Papetti.

Secondo alcuni, sentiremo la loro mancanza. Secondo altri, sono durati anche troppo, pesantemente limitati com'erano in capacità e velocità. Molti li ricordano per lo più come vettori di virus. Di sicuro, il confronto con le nuove memorie è, per molti aspetti, avvilente.

Troppo numerosi, economici e funzionali sono i concorrenti del buon vecchio floppy, per presumere che potesse durare a lungo negli scaffali dei negozi di informatica.

La scelta è grande: dalle comuni penne USB, agli hard disk portatili, alle schede SD e simili, con relativo lettore multiformato. Grazie alla banda larga, i più geek utilizzano le caselle email gratuite con spazi enormi, come i due giga di Gmail, per archiviare dati.

I nostalgici si rassegnino: vedremo dischetti e drive solo nei musei e nei mercatini archeo-informatici. È il progresso, bellezza.

Michele Bottari - Quelli di Zeus

Ancora su Vista...

... e se scopro che qualcuno di voi ha installato o ha intenzione di installare Windows Vista, vado a casa sua e lo prendo a schiaffi finché non lo avrà tolto!

Già ne ho parlato ampiamente postando questo: "Affideresti il tuo computer ad un paranoico?"... per sicurezza rincaro la dose!

Ecco un simpatico aggiornamento. Questa volta da www.doxaliber.it

Vista patch

Tom’s Hardware ha condotto un test di velocità confrontando le performance di Windows XP e quelle di Windows Vista, i risultati per Vista sono stati decisamente deludenti.

Potete leggere i dettagli (e tutti i grafici) del test su Tom’s Hardware, mentre se volete limitarvi a vedere semplicemente i grafici potete partire dalla pagina 4 dell’articolo.

Qui vi riporto le conclusioni:

K.O per Windows Vista?

Windows Vista chiaramente non è un gran performer quando si tratta di eseguire singole applicazioni alla massima velocità. Anche se abbiamo confrontato soltanto la versione a 32-bit di Windows Vista Enterprise, non ci aspettiamo che la versione a 64-bit sia più veloce (di certo non con applicazioni a 32-bit)

In generale, le applicazioni hanno funzionato come previsto, oppure sono state eseguite molto più lentamente rispetto a Windows Xp. I benchmark sintetici come Everest, PCMark05 o Sandra 2007 mostrano che le differenze sono inesistenti a livello di componenti. Ci sono stati alcuni programmi che si sono rifiutati di funzionare, ed altri che in un primo momento davano problemi, ma poi hanno funzionato a dovere. In ogni caso vi raccomandiamo di controllare l’esistenza di upgrade per Vista dei vostri Software.

Alcuni programmi hanno mostrato dei risultati davvero deludenti. Unreal Tournament 2004 e la suite di benchmarking grafico Speviewperf 9.03 hanno sofferto pesantemente la mancanza di supporto per le librerie grafiche OpenGL da parte di Vista. Ce lo aspettavamo, e chiaramente vi avvisiamo di non rimpiazzare Windows Xp con Windows Vista se avete bisogno di utilizzare applicazioni grafiche professionali.

Siamo anche delusi dal fatto che applicazioni che fanno un intensivo uso delle CPU, come i programmi di codifica Xvid (DVD to XviD MPEG4) o l’encoder H.264, siano andati tra il 18% ed il 24% più lenti rispetto agli standard. Entrambi i test si sono conclusi più velocemente con Windows Xp. Al momento non sono disponibili nuove versioni di questi software, per cui non vediamo soluzione al problema.

Ci sono comunque buone novità: L’interfaccia AeroGlass non consuma più energia del desktop bidimensionale di Windows Xp. Tuttavia le nostre misurazioni indicano un incremento di 1 W all’accensione, una differenza minima per giungere a qualsiasi conclusione. Ovviamente, le richieste per mostrare elementi 3D, rotazioni e movimenti, non bastano a scaldare il processore grafico. Questo risultato potrebbe essere dovuto all’avanzata implementazione di Vista delle specifiche ACPI 2.0 (e parte delle 3.0), che consentono il controllo separato dell’energia fornita ad ogni singolo componente.

Le nostre speranze che Vista potesse velocizzare l’uso dei programmi sono svanite. I primi test con le versioni a 64-bit riportano risultati simili a quelli ottenuti con la versione a 32-bit, e crediamo di poter dire con certezza che le speranze degli utenti che cercano migliori prestazioni saranno deluse da Vista. Vista è il miglior Windows, perché si comporta meglio, perché è più bello, perché sembra migliore. Ma non funziona meglio di Windows Xp. Questo è un K.O. per gli entusiasti di Windows Vista?

Se davvero hai bisogno che il tuo PC finisca enormi codifiche, transcoding o pesanti rendering in un limitato periodo di tempo, si, lo è. Non cambiare: rimani con Windows Xp. Ma se non avete queste necessità, credo che sia il caso di considerare questi aspetti:

  • Vista avvia molti più servizi e questi in qualche modo consumano risorse. Indexing, connettività ed usabilità non sono gratis;
  • Le CPU sono molto più potenti oggi! Abbiamo processori dual core veramente veloci, ed anche quad cores ancora più veloci che entreranno nel mercato a metà anno. Anche se perderai in performance passando a Vista, oggi l’hardware è molto più veloce di ieri, e domani i processori saranno ancora più veloci di quelli attuali
  • Nessuna release di windows è stata in grado di offrire migliori performance rispetto al suo precedessore.

Considerazioni personali
Vorrei soltanto replicare ai tre punti finali proposti da Tom’s Hardware

  • Vista avvierà anche più servizi ma in un sistema ben progettato i demoni possono occupare al massimo un pò di RAM ed un filo di risorse della CPU. La caduta di prestazioni dimostrata da Vista nei test non è giustificabile con la presenza di qualche (magari inutile, magari disattivabile) servizio in più;
  • Dovrei cambiare computer soltanto per usare Vista ? Quali sono le funzionalità aggiuntive che giustificano una tale spesa? I computer inquinano e costano, quali sono le motivazioni che dovrebbero spingere l’utente medio a buttare via un sistema perfettamente funzionante soltanto per star dietro alle pessime prestazioni di Vista? Il gioco vale la candela?
  • Il fatto che nessuna release Microsoft abbia mai offerto prestazioni superiori rispetto alla precedente versione dovrebbe far riflettere. Tuttavia non sono d’accordo, il passaggio all’architettura NT di Win 2000 e Win Xp hanno segnato un deciso miglioramento rispetto ai vecchi sistemi operativi Microsoft. Le nuove caratteristiche tecniche di Vista invece sono soltanto motivo di preoccupazione per gli utenti. Ed è qui l’aspetto più fastidioso della faccenda, è molto probabile che le pessime performance di Vista non siano strettamente legate ad una cattiva programmazione del codice, ma che piuttosto dipendano strettamente dalla sua architettura TPM e DRM oriented, che consuma inutili risorse al solo scopo di limitare la libertà dell’utente.
Copyright: Salvatore Ingrosso

E qui il precedente articolo da ZeusNews.

Fanfare per Windows Vista

Col suo pesante fardello ambientale, con metà delle innovazioni perse per strada, arriva sui PC di tutto il mondo la mancata rivoluzione Microsoft. Ma l'attesa, complice una robusta iniezione di denaro sui media, è tanta.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-01-2007]

Fanfara per Win Vista

Immaginiamo un mondo costretto ad alimentarsi di un solo cibo, per esempio una variante transgenica del riso, chiamata Finestre. Immaginiamo che, a prescindere dalle qualità nutritive di questo riso, invero piuttosto basse, la mancanza di un'alimentazione variata provochi nelle persone malattie come la lebbra, la scabbia, i foruncoli, i porri, la gotta.

Sono nate così, e prosperano, alcune aziende, che vendono integratori alimentari chiamati antivirus, inutili per chi ha un'alimentazione sana, ma dannatamente necessari a chi si nutre di Finestre.

Ora supponiamo che l'azienda che produce Finestre abbia deciso di far uscire una nuova versione del suo riso OGM, una versione che richiede tempi e temperature di cottura tali che non potremo usare più le nostre vecchie cucine e pentole per utilizzarlo. Dovremo buttare via tutto quello che, fino a due mesi fa, ci è stato venduto come l'ultimo ritrovato della tecnologia.

Echi lontani giungono da alcuni ribelli, che si autoproducono alimenti biologici e vivono felici, senza antivirus né scabbia. Ma è tutto inutile: nonostante la vaga sensazione di essere presi per il naso, nonostante il salasso pecuniario annunciato, nonostanti alcune remore di tipo etico-ambientale, l'entusiasmo cresce, sapientemente guidato da oculati investimenti pubblicitari.

È una situazione drammatica, ai limiti della verosimiglianza, ma sappiamo che, nel settore dell'IT, è esattamente quello che succede da almeno una decina di anni. Il 30 gennaio è il giorno di Vista, il giorno in cui la Microsoft sferra la sua zampata nel settore in cui, nonostante le diversificazioni, produce il 60% del fatturato e l'80% degli utili.

Con un investimento di sei miliardi di dollari, grazie al lavoro di ottomila persone, anche un gigante come quello di Redmond si mette in gioco: troppo terreno aveva perso, rispetto alla temibile Apple e agli ancora più temibili pasdaran del software libero.

Grande è stato e sarà l'investimento per blindare i PC del futuro. Vista permetterà di far girare contenuti digitali sicuri, ad alta definizione, ma soprattutto legali. Così Peter Guttman, nella sua ormai famosa Cost Analysis, ammonisce sull'impoverimento della qualità delle riproduzioni audio e video di file non riconosciuti come autentici.

Riprodurre da schifo musica e video regolarmente pagati è già un danno, ma chi sa di DRM, TCG e Palladium, sa che questo è solo l'inizio.

Ma zio Bill deve anche rispettare i patti con i produttori hardware, quindi niente Vista sulle macchine attuali, a meno che non siate stati un po' larghi con l'ultimo acquisto: 1 GB di ram (meglio due), processore di grido, hard disk ciccioso e una scheda video di ultima generazione, questi sono i parametri principali per permettersi di poter installare il nuovo "gioiello" Microsoft.

È un limite, certo, per molti addirittura una fregatura. Ma zio Bill lo ha trasformato in un vantaggio politico, una fonte di sviluppo economico. Microsoft spera di installare Vista su almeno 200 milioni di computer entro la fine di 2008.

Se l'università dell'ONU non dice il falso, questo significa 40 milioni di tonnellate di combustibile, 4 milioni e quattrocento mila tonnellate di sostanze chimiche pericolose impiegate e trecento milioni di metri cubi di acqua potabile sprecati, senza vantaggi per l'utente.

Così, come qualche anno fa il consiglio dei ministri ci costringeva a ringraziare quelli che andavano a fare la spesa, ora dovremmo ringraziare Microsoft, che ci farà tirar fuori un sacco di quattrini, a favore di uno sviluppo economico non sostenibile.

Per contro, Linux va ottimamente su computer vecchi di sei anni, e la sua interfaccia 3D, XGL (più avanzata di Aero) va facilmente su macchine di tre anni di età. Lo stesso vale per MacOS X, che riesce a far girare il suo Aqua su macchine del 2001.

Una delle migliorie più sbandierate, WinFS, un sistema di immagazzinamento dati, è stato sepolto tempo fa. Mentre la concorrenza gira su file system evoluti da un numero enorme di anni.

Tutto questo ci fa presumere che quella di Vista non sarà affatto una rivoluzione. Ma bisogna urlarlo per farsi sentire: il rumore della fanfara mediatica è assordante.

Michele Bottari - Quelli di Zeus

OfficeGuns

rubber band gunPossono sembrare innocui giocattoli, ma alcuni di questi fucili di gomma fatti in ufficio, potrebbero uccidervi! Nella galleria del sito potrete vedere tutti i modelli inventati fin'ora. Sono tutti fatti utilizzando oggetti d'ufficio! Inoltre ci sono tabelle comparative, studi sulle varie "armi", dati precisi e foto con le dimostrazioni della potere di penetrazione delle varie armi e dei danni causati...

Link al sito


Fonte: Neatorama

In vendita la macchina dei GhostBusters!!!

Avete da parte $150,000? Allora compratevi questa fantastica Cadillac del 1959 meglio conosciuta come Ecto 1, la macchina dei Ghostbusters direttamente dalla Star Car Collection di George Barris.

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Versi nel mondo...

cute kittehVi siete mai chiesti come abbaia un cane per un Francese o per un Croato?

Pene, Catherine N. Ball, Proffesor of Linguistics alla Georgetown University, ha fatto una lista completa di versi animali in moltissime lingue, alcuni hanno anche file audio allegati. I suoni, ovviamente, sono quasi tutti onomatopeici.

Un esempio: Il Gatto
Afrikaans: miaau
Albanian: mjau
Arabic (Algeria): miaou miaou
Bengali: meu-meu
Catalan: meu, meu
Chinese (Mandarin): miao miao
Croatian: mijau
Danish: mjav
Dutch: miauw
English: meow
Esperanto: miaw
Estonian: näu
Finnish: miau, kurnau
French: miaou
German: miau
Greek: niaou
Hebrew: miyau
Hindi: mya:u, mya:u:
Hungarian: miau
Icelandic: mjá
Indonesian: ngeong
Italian: miao
Japanese: nyaa
Korean: (n)ya-ong
Norwegian: mjau
Polish: miau
Portuguese: miau
Russian: myau
Slovene: mijau
Spanish (Spain, Argentina): miau
Swedish: mjau
Thai: meow meow (with high tone)
Turkish: miyauv, miyauv
Ukrainian: myau
Vietnamese: meo-meo

Link alla lista completa

29 gennaio 2007

Semplicemente sono stufo!

Questo post sarà molto lungo. Voglio raccogliere alcuni (pochi) articoli che mi hanno colpito, che dovrebbero colpire tutti...

Non riesco a capire come sia possibile che la media delle persone che hanno un qualche tipo di "ruolo di potere" sia data dalla deficienza totale! E' vero che le poche mosche bianche che di rado spiccano dalla melma vengono fatte fuori in un attimo, grazie anche al sostegno di quell'altra massa di deficienti che pretendono di chiamarsi giornalisti che resta sempre silenziosa nel proprio mondo di cronache surreali, spaventata dall'avere un'opinione seria, documentabile e possibilmente vicina alla realtà. Anche per i giornalisti ci sono mosche bianche e per fortuna sono molte di più che tra i politici, ma più un giornalista è serio più sarà costretto a fare il giornalista indipendente e a cercare di guadagnarsi da mangiare in qualche altro modo.
Se ci penso, è ovvio che, per lo meno per quanto riguarda i politici, siano almeno mediocri. Questo perché la democrazia ha bisogno della mediocrità. Se ci fosse una personalità di spicco, capace di concentrare le attenzione, fomentare gli animi ed ottenere ragione e consenso, si passerebbe in un battibaleno alla dittatura.
D'altra parte, sembra molto meno ovvio che le mediocrità finiscano a dirigere grosse aziende... ma i mediocri sono più manovrabili, per cui siamo di nuovo all'ovvietà. L'unico prezzo da pagare è che dopo un po' si scopre come l'azienda sia sull'orlo del fallimento. Ma tanto l'economia moderna è il più grande insulto all'intelligenza umana dello scorso secolo, un illusione di libertà e ricchezza che si sorregge ormai solo sull'oscuramento dei reali conti aziendali per evitare una bancarotta globale che presto o tardi ci farà rimanere tutti col "culo per terra"!

Per il momento lasciamo in sospeso questi discorsi, li porterò avanti con migliori argomentazioni e documenti non appena avrò finito di riordinarli e ricatalogarli un attimo... basta che diate un'occhiata anche solo ai testi di Stiglitz, premio Nobel per l'economia, per rendervi conto di come sia d'accordo con me. Ma di personalità del suo livello che dicono queste cose ce ne sono moltissime e non c'è da stupirsi, l'importante è che si eviti di arrivare al "volgo", la massa non deve sapere certe cose! Per fortuna ci sono i mass media che ci tengono buoni tra reality show e varità che insultano l'intelligenza umana.

Il mondo va così, ma l'Italia riesce a stargli dietro molto bene... a volte passa anche in testa! In Italia nemmeno Wikipedia funziona, è assurdo. Non c'è l'obbligo di citare le fonti sugli articoli di giornale (non gli informatori, ma i documenti, le interviste integrali, ...), è assurdo!

Tornando a noi, voglio porre l'attenzione sui seguenti articoli, di cui lascerò indicata la fonte:

Cari governanti: no future
di Paolo Scampa

Un lettore ci manda questo scritto che volentieri pubblichiamo.
(EFFEDIEFFE edizioni)

Nessuna guardia del corpo sarà mai in grado di proteggere i vostri polmoni della lenta e implacabile morte da contaminazione atomica portata dalle vostre guerre all'uranio «impoverito».

Cari governanti ignorate forse che l'uranio metallico (industriale) è piroforo?
Che si polverizza in un numero gigantesco di particelle al momento dell'incandescente impatto (più di 3000°c)?
Che ogni grammo di uranio che brucia produce almeno un centinaio di miliardi di volatili polveri così mostruosamente «sottili» (da10 Angstrom a 100 micron per una dimensione media di 0,5 micron) che quelle inferiori a 2 micron entrano senza ostacoli nei polmoni prima di passare nel sangue che le depositerà qua e là nei tessuti ?
Che codeste polveri contaminate galleggeranno per almeno due anni nella bassa atmosfera prima che una parte ricada inquinando suoli, alimenti, acque?
Calcolate, cari mortali, le tonnellate di invisibili necroparticelle atomiche sospese nell'aria dalla vostre ultime ed incompiute guerre umanitarie.
Sappiate che circa il 70 % delle 8000 tonnellate di DU bruciate in Iraq, in Afghanistan, nei Balcani, nei vari poligoni militari del mondo si è «aerosolizzato» in almeno 4,8*10^27 particelle; sappiate che queste 8000 tonnellate corrispondono a 2666 Curie di cui almeno 1600 si sono «volatilizzati» alla mercè delle correnti meteorologiche.

Calcolate allora quante polveri radioattive ultra-fini sono state, in media, disseminate per metro cubo d'aria; i vostri illuminati consiglieri «strategici» sapranno certamente che la bassa atmosfera terrestre (10 km di alto contenente circa il 75 % della materia «aerea») occupa un volume di 5,11*10^18 m^3 e di conseguenza che, in media, a falsamente ed ottimisticamente supporre che il 99 % di esse siano ricadute, ci sono ora almeno 6 milioni di particelle d'insolubile uranio metallico per m^3 d'aria che noi tutti respiriamo.

Ossia, in peso leggero, leggero ma dalle conseguenze polmonari pesanti 10,9 picogrammi di uranio 238 per m^3 di buon aria per un valore radiologico complessivo di 130 nanoBq al m3 allorché il valore normale e naturale è ZERO; quantificate perciò i metri cubi d'aria che avete inalato al giorno (circa 23 quotidiani m^3, di più se siete sportivi); considerate il mortifero impatto delle
croniche radiazioni interne ravvicinate sui polmoni prima, sul DNA delle cellule invase poi, e guardate la vostra democratica morte futura in faccia.

Lo spaventoso tasso di mortalità e di invalidità tra soldati e popolazioni civili direttamente colpite nonché l'incremento drammatico delle malattie a livello planetario sono sotto i suicidi occhi ciechi di tutti i parlamenti, di tutti i media, di tutte le scienze, di tutta la AIEA, di tutte le chiese.

Cari governanti avete trasformato la biosfera in una radiologica camera a gas lento.
Il vostro luminoso disegno si è finalmente compiuto: Auschwitz per tutti, per sempre .
Siate fieri, i vostri figli quanto i nostri respirano la vostra soluzione terminale.
Cari governanti: no future.

Paolo Scampa
Vice-presidente dell'AIPRI (Associazione internazionale per la protezione contro i raggi ionizzanti).

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E porca miseria.. è da anni che si sa' questa cosa e nessuno dice nulla! Hanno trovato l'uranio impoverito Afgano nell'aria di Londra. E' stato scritto su qualche giornale, poi, il giorno dopo, la notizia è improvvisamente scomparsa! Che strano...

Occhio non vede, cuore non duole!
di Carlo Bertani – 29 gennaio 2007

“Fu nelle notti insonni, vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami, diventai procuratore.
Per imboccar la strada che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia quindi alla cattedra d’un tribunale,
giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.”
Fabrizio de André – Un giudice – dall’album “Non al denaro non all'amore né al cielo

Ineffabile Mastella: con un semplice decreto è riuscito a scontentare quasi tutti, compresi alcuni esponenti della comunità ebraica italiana. Già, perché fra le cose peggiori partorite dall’attuale governo (che ne sta facendo altre nelle giusta direzione, ad esempio sulle liberalizzazioni e sul risparmio energetico) c’è senz’altro il decreto Mastella sulla Shoà, non tanto per la oramai stantia questione del negazionismo, quanto per l’enorme “salto del gambero” che si compie sotto il profilo giuridico.

Molti commentatori hanno espresso pareri equivalenti, ma voglio ricordare che proibire per legge l’espressione delle idee è quanto di più pericoloso può avvenire proprio per le persone destinatarie della “protezione”. In altre parole, rischia di fomentare più antisemitismo il decreto che il dibattito e, quando si palesa la galera come spauracchio per chi non s’adatta alla verità di Stato, le idee passano dall’essere esplicitate nei dibattiti pubblici al mondo sotterraneo delle società segrete o semi-segrete.

Chi conosce la genesi del nazismo sa perfettamente qual è il rischio, e questo lo afferma una persona che non ha mai negato la Shoà , poiché sostenere che la politica israeliana è imperialista e colonialista non significa assolutamente essere anti-ebraici.
Forse sulla Shoà si potrebbero aggiungere nuovi elementi: anche se a pagarne il prezzo più elevato furono senz’altro gli ebrei, non dimentichiamo che le popolazioni balcaniche furono sterminate allo stesso modo, e non soltanto i Rom. La Jugoslavia fu l’unico stato europeo che non ebbe il “boom” demografico del dopoguerra: le ragioni sono molte, ma il terribile “salasso” di vite subito ad opera dei nazi-fascisti ebbe senz’altro la sua parte.

La lugubre risiera di San Sabba – a Trieste – funzionava sia come campo di transito che come lager d’eliminazione: anche lì furono uccisi molti ebrei, ma la principale funzione della struttura era quella d’eliminare tutti i partigiani che venivano catturati, soprattutto in Slovenia. I ganci da macellaio ai quali venivano appesi – vivi – i catturati testimoniano che i nazisti non furono molto teneri nemmeno con i non-ebrei.
Infine, Primo Levi stesso ricorda che a “collaudare” le camere a gas di Birkenau fu un reparto di prigionieri russi che entrò nelle tristemente famose “camere della morte” a passo di marcia. La ferocia naziste s’abbatté senza distinzione contro tutti i suoi avversari (o coloro che riteneva tali): non è corretto oggi presentare la Shoà come un evento che coinvolse solo tedeschi ed ebrei, poiché fu un fenomeno europeo (quanti polacchi, ucraini, lituani, francesi, ecc, sorressero i nazisti?) mentre dall’altra parte c’erano sì tantissimi ebrei, ma anche popolazioni ritenute “inferiori” come i Rom oppure prigionieri di guerra, partigiani, oppositori del regime.

La tanto vituperata vignetta che vinse il concorso grafico di Teheran sull’Olocausto, ben rappresenta la situazione odierna: un popolo, che fu perseguitato e sterminato, oggi perseguita e stermina un altro popolo (quello palestinese) cercando di “coprire” – sotto un velario sempre più stretto – le proprie responsabilità odierne con il ricordo della tragedia subita.
Chiunque abbia ancora un po’ di equilibrio sa riconoscere i grandi contributi forniti da tanti esponenti della cultura ebraica all’umanità: allo stesso modo, dobbiamo saper identificare la natura violenta e dispotica della dirigenza israeliana. Per fortuna, ebrei ed Israele non sono sinonimi, e questo lascia aperta una porta alla speranza.

C’era proprio bisogno di una legge per proibire il dibattito?
In questa situazione, Mastella – signore di Ceppaloni – non poteva partorire niente di meglio poiché quello è il suo retaggio: educato, misurato, apparentemente comprensivo ma ostinatamente legato ad una concezione feudale del diritto.
Nella visione di Mastella, si giunge ad identificare nelle sentenze emanate il “metro” per giudicare la storia e porre “sotto sequestro” la storiografia, ma le sentenze – pur importanti – sono emanate dagli uomini: Mastella pare – per suo formazione – scambiarle per dogmi o con il verbo divino.

Dovrebbe allora rispondere ad una domanda: siccome le due bombe atomiche di Hiroshima e di Nakasaki furono un evidente crimine contro l’umanità, per la ventura di non essere mai state condannate da nessun tribunale diventano dei bruscolini senza importanza? La storia la scrivono i vincitori – questo tutti lo sanno – ed almeno un capo d’accusa del processo di Norimberga “Aver condotto l’azione bellica con mezzi inumani” poteva essere tranquillamente applicato a tutti i contendenti. Bombardare a tappeto i quartieri dei civili fu un atto “umano”? Lo fecero tutti: tedeschi, inglesi, giapponesi, francesi, americani, italiani…
L’aspetto più curioso del decreto è che si prendono come pietra di paragone, per giudicare chi “sobilla” o “sostiene” crimini contro l’umanità, le sentenze emanate da tribunali nazionali internazionali. Fare il Ministro della Giustizia gli ha dato alla testa.

Ora – caro Mastella – se seguiamo questo principio dobbiamo riconoscere che Stalin fu un angioletto e ne vorremmo chiedere la completa riabilitazione agli occhi del mondo. Chi mai ha emanato sentenze sull’operato del georgiano? L’URSS? Non mi risulta: spulciando le delibere del Soviet Supremo di quegli anni (1957-1960) – ossia gli anni di Krusciov e della “destalinizzazione” – non c’è traccia di condanna per l’operato del padre padrone sovietico. Si cambiava strada, ma nessun accenno al passato.

L’ONU non ha prodotto nulla, altri tribunali nemmeno…quindi…
Se sentite qualcuno affermare che le popolazioni meridionali dell’URSS – ucraini, moldavi, ceceni, ecc – furono deportate in Siberia ed utilizzate per costruire dighe e strade in cantieri che erano dei veri e propri campi di lavoro forzato, non credete una parola. Anche Buttiglione – che ancora si spertica per dimostrare l’equipollenza Hitler/Stalin – dovrà ricredersi perché non c’è nessuna sentenza che dimostri quei fatti, e dovrà ringraziare proprio l’amico Mastella se dovrà abbandonare questo suo eterno (ed un po’ ripetitivo, ammettiamolo…) cavallo di battaglia.

Il “decreto Mastella” apre nuove, inaspettate possibilità all’indagine storica: il povero Augusto Pinochet Duarte fu un dittatore sanguinario? Fece uccidere migliaia d’oppositori politici nel famigerato stadio di Santiago?
Non esiste nessuno stadio di Santiago insanguinato con l’assassinio dei comunisti, dei socialisti, dei sindacalisti cileni: è solo una fantasia, una leggenda metropolitana tramandata da generazioni di comunisti incalliti che vogliono adombrare l’onore del “salvatore della Patria” cilena!
Qualcuno ci provò a scrivere una verità giudiziaria su Pinochet – ovvero il solito giudice Garzon spagnolo – ma si mossero tutti, dalla Tatcher a Kissinger, per salvare “l’amico” cileno. Non fosse mai che venisse processato e che facesse dei nomi, ovvero quelli dei mandanti.

Avete letto testimonianze di Isabel Allende e di Sepulveda sul Cile? Roba che fa rizzare i capelli? Ma fateci il piacere…saranno solo due scrittori in cerca di pubblicità che s’inventano delle storie mai avvenute per vendere qualche copia in più. Se ancora lo fanno, sbandierategli in faccia il decreto Mastella: c’è scritto in qualche documento ufficiale che i massacri sono avvenuti? Allora, ritti, muti e rassegnati: scrivete libri di cucina e non rompete i cosiddetti.
Poche centinaia di chilometri ad est – in Argentina – ci sono una serie di scassamaroni che ancora s’inalberano perché – si dice – che i generali argentini abbiano fatto sparire circa 30.000 persone, tutti oppositori politici.

Questa è una fandonia che si smonta da sola: ma – signori miei – riflettete un attimo sulle dimensioni dell’Argentina…un mezzo continente…cosa volete che siano 30.000 persone? Si saranno perse fra il Chaco e la Patagonia …saranno emigrate tutte a Napoli al seguito di Maradona…magari se ne stanno tranquilli tranquillini a San Carlos de Bariloche – in mezzo alle ridenti birrerie edificate dagli “esuli” tedeschi dopo la Seconda Guerra Mondiale – e se la ridono di noi che ancora li cerchiamo!
E le nonne di Plaça de Mayo? Ma aprite gli occhi! Quante mamme e nonne cercano i loro figli e nipoti perché il sabato sera fanno tardi e non rientrano? Su venti milioni d’argentini ci saranno pure 30.000 ragazzi che “tirano” la mattina? E’ il caso di scomodare l’Interpol per cercarli? Prima o dopo torneranno, magari un po’ “brilli”, ma torneranno: d’altro canto, se non c’è nessun tribunale internazionale che ha accertato quei fatti, chi può affermare che ci sia stata una persecuzione? Mastella docet.

Infine, ci sono gli estremisti, gente che ha girato film come “Garage Olimpo” – dove si narra di gente pestata a morte nelle stazioni polizia, buttata giù dal quinto piano, scaricata in mare aperto, viva, dagli elicotteri dell’esercito – ma qui non è nemmeno il caso di perdere del tempo, perché di gente che racconta fantasticherie al cinema è pieno il mondo. Potrebbe mai esistere lo squalo bianco de “Lo squalo” uno, due e tre? Ma siamo seri e lasciamo ad Hollywood il privilegio di lavorare con la fantasia: loro sì che lo sanno fare.
Saltando a piè pari l’Africa – che è un posto tranquillo come un cantone svizzero, dove la massima ferocia mai accaduta riguarda i bambini che si feriscono con i temperini mentre intagliano flauti – atterriamo nel Tibet, dal 1951 al 1960, ma anche qualche anno dopo.

Qui, pare che i cinesi abbiano deportato ed ucciso circa un milione di tibetani su una popolazione totale di 8 milioni: lo sterminio del 12,5% di una popolazione non è certo un fatto che può passare inosservato. Difatti, nessun tribunale internazionale lo ha mai condannato e del tutto inutili sono le proteste che da oramai mezzo secolo il XIV Dalai Lama – Tenzin Ghiatzo – porta per il mondo.
All’indomani dei fatti di Piazza Tien An Men gli diedero il premio Nobel per la Pace , forse perché quelle immagini dei carri armati impressionarono qualcuno, ma si giunse presto alla verità.

Siccome nessun tribunale internazionale ha emanato una sentenza per i fatti di Tien An Men, è forse corretto pensare che si trattò di una grande esercitazione – molto realistica – fra i giovani della “milizia popolare” e l’esercito regolare cinese. Splendide immagini dove i giovani arrestavano i panzer cinesi con le pose del Tai Chi, oppure mimavano assalti ai corazzati usando l’antico ju-jitsu di Shao-lin.
Anche qui dobbiamo essere realisti ed anche un po’ cinici: se non c’è stata nessuna sentenza di un tribunale internazionale, possono essere accadute queste nequizie? Sono evidentemente il parto di giornalisti fantasiosi ed in cerca di fama: purtroppo, il tam tam dei media amplifica queste leggende metropolitane e tanti allocchi finiscono per cascarci e crederle. E i tibetani? Ma esisteranno davvero?

Anche in alcuni, recenti avvenimenti bellici si può scorgere l’operato della venefica serpe della cosiddetta “controinformazione”: qualcuno ha addirittura affermato che – durante la recente guerra in Libano – l’aviazione israeliana abbia raso al suolo la parte meridionale di Beirut, quella abitata dagli sciiti.
Né l’ONU né altri citano un simile obbrobrio: d’altro canto, bombardare le abitazioni civili è addirittura punito dalla Convenzione di Ginevra. Ora, se nessun tribunale internazionale rammenta l’episodio e se non s’è notato nessun Lanzichenecco ginevrino scendere in Libano per chiedere conto di quei bombardamenti, è evidente che non sono mai esistiti.

La cosa, per fortuna, ha trovato spiegazione dopo la guerra, quando Hezbollah si è dichiarata disponibile a fornire i fondi per la ricostruzione.
Purtroppo, soprattutto sul Web, si fa del pessimo giornalismo, non si consultano le fonti accreditate e si finisce per dar credito alle voci più fantasiose: la demolizione di Beirut sud era evidentemente già stata programmata da tempo. Probabilmente, alcuni esponenti libanesi chiesero “una mano” ad un paese vicino che aveva i mezzi per compierla in fretta e bene.

Difatti, oggi Beirut è tutta un ridente cantiere: la mattina, legioni di volonterosi muratori scendono in corteo, cantando, verso i quartieri distrutti. Al posto degli anonimi palazzoni sorgeranno schiere di villette con giardino, garage e barbecue pronto all’uso. Cosa non giungono a raccontare sul Web per acchiappare qualche tordo che legga i loro articoli!
Qualche assatanato antiamericano è addirittura giunto ad ipotizzare che ci sia stato a Falluja – in Iraq – un massacro compiuto dalle forze USA e dal nuovo esercito iracheno: roba da pazzi, compiuta a suon di bombe al fosforo, al napalm, alla marmellata esplosiva!

Sono evidentemente dei poveri dementi chiusi nel loro carapace d’odio per l’occidente e per la modernità: ma lo sanno – questi signori – che l’esercito USA ha creato un apposito “corpo” dei giornalisti aggregati alle truppe – vengono definiti embedded – per spiegare la verità, quella vera, ai tanti che aspettano di conoscerla?
A Falluja sono state sì uccise delle persone, ma erano tutti guerriglieri assatanati: correvano incontro alle truppe americane con dei Corani esplosivi legati al petto, così quando venivano colpiti speravano che i versetti del Profeta ricadessero come un fatwa contro i loro aggressori!

Altri si chiudevano nelle moschee facendo finta di pregare e le truppe americane dovevano entrare ed ucciderli ad uno ad uno: per fortuna esiste un documento filmato che prova la bestialità dei guerriglieri iracheni asserragliati nelle moschee.
Circola da tempo sul Web un documentario su Falluja – si dice girato dai medici della Croce e della Mezzaluna Rossa – dove si notano cadaveri bruciati con gli abiti intatti. E’ forse possibile che un cadavere bruci e che gli abiti rimangano intatti? Non vorrete mica credere che, nei laboratori di ricerca americani, abbiano scoperto una diavoleria che vi brucia fino al midollo e lascia intatti i jeans Armani all’ultimo grido che v’eravate comprati?

Anche qui – in mancanza di documenti ufficiali – dovremo trovare una spiegazione: pochi lo sanno, ma gli abitanti di Falluja sono tutti seguaci dei bonzi vietnamiti e come loro, di fronte all’invasione, protestano dandosi fuoco con la benzina. Appositi addetti, poi, passano a ricoprire i cadaveri con abiti firmati, perché non è detto che anche da queste tristi faccende non si possa ricavare qualche “ricaduta” pubblicitaria.
C’è forse un avvenimento al quale il ministro Mastella darebbe l’imprimatur: non ne siamo certi, ma il dubbio rimane.

Ci riferiamo alla nota vicenda che coinvolse l’allora Segretario di Stato USA – Powell – quando fu inviato all’ONU con una fialetta d’acqua distillata in tasca, sulla quale c’era scritto “Antrace”.
Riflettendo approfonditamente sull’avvenimento, potremmo concludere che le affermazioni di Powell sono state registrate ed emanate da un importante consesso internazionale – l’ONU – e di conseguenza possono rientrare in quella categoria che l’ineffabile Mastella considera “attendibile”. Non è una sentenza emanata da un tribunale nazionale od internazionale, ma è l’ONU…

Di conseguenza – sempre seguendo il Mastella-pensiero – dovremmo credere che Powell in quel momento dicesse la verità, poiché non mi risulta che ci siano stati atti ufficiali (ossia di organismi sopranazionali) che lo abbiano sbugiardato. Seguendo il Mastella-pensiero, quindi, gli iracheni sono i pusher planetari dell’antrace.
Anche rimanendo in Patria, possiamo scordarci la giornata di ricordo delle Foibe, perché non mi risulta che qualche consesso internazionale abbia sentenziato in materia. Per essere onesti fino in fondo, bisognerebbe celebrare anche la giornata dei “crimini italiani nei Balcani”: perché – Mastella – non chiede alla RAI di trasmettere il documentario “Fascist Legacy”, che sia la BBC sia la TV francese hanno già trasmesso?

Sui tribunali nazionali – caro Mastella – forse è meglio soprassedere: avranno emesso medesime sentenze i tribunali americani e quelli vietnamiti per la strage di My Lai?
Ah, già, dimenticavo: My Lai non è mai esistita perché nessun tribunale internazionale se n’è mai occupato…
Ma di cosa si occupano i tribunali internazionali?
A parte quello di Norimberga e la corte che giudicò i criminali giapponesi (che compì dei clamorosi errori, come impiccare il generale Homma per la “Marcia della Morte”, quando il generale ne era addirittura all’oscuro[1]) l’unico tribunale internazionale è quello dell’Aia.

Già, ma gli Stati Uniti hanno subito messo le mani avanti: nessun militare americano potrà mai essere giudicato dal tribunale dell’Aia! Signora Del Ponte: se dovesse scoprire (ma non lo farà, ne siamo certi) qualche crimine consumato a Falluja sa già quale sarà la risposta: marameo!
Siccome la Corte dell’Aia è oramai diventato il Tribunale dei “veti incrociati” – l’Iraq no, la Cecenia no, Africa ed America del Sud no, Asia no – è rimasta solo la Jugoslavia , alla quale il giudice elvetico s’è dedicata anima e corpo. Forse si è innamorata della Dalmazia e del suo splendido mare.

Anche qui, però, con qualche distinguo: come mai gli unici ad essere messi “sotto pressione” sono i serbi, quando in Croazia non è rimasta in piedi una sola chiesa ortodossa? Sa dove si trova l’unica chiesa serba della Croazia? Nello Stari Grad di Dubrovnik, perché è nell’antica area turistica e non se la sono sentita di demolirla. Ovviamente, questo vale anche per i molti eccidi compiuti dai non-serbi: sa qualcosa dello sterminio dei civili serbi quando si ritirarono dalla Krajna? Oppure dei crimini commessi dai battaglioni di mujaiddin intorno a Sarajevo? Qui non si tratta di negare le responsabilità serbe, ma il suo è un tribunale internazionale, che deve giudicare tutti gli atti criminali, senza distinzione di nazionalità…

Non fa niente – signora Del Ponte – non fa nulla: continuate pure a scaldare le sedie del tribunale con qualche rimasuglio delle guerre balcaniche: il mondo è grande, lo sappiamo, e non si può arrivare a tutto.
Purtroppo, però, il nostro Ministro della Giustizia Mastella ritiene un’aggravante – oh, mica roba da ridere, dai tre ai dodici anni di carcere, che nemmeno un mafioso conclamato se li becca – se:

“l'istigazione a commettere crimini contro l'umanità (e se gli atti di discriminazione) sono stati commessi negando in tutto o in parte l'esistenza di genocidi o di crimini contro l'umanità per i quali vi sia stata una sentenza definitiva di condanna da parte dell'autorità giudiziaria italiana o internazionale".[2]

Ma, se voi continuate a frequentare la sola riserva di caccia della Jugoslavia e vi dimenticate del resto del pianeta, come facciamo ad accontentare Mastella? Dovremo, ogni volta che verremo condannati per la “legge Mastella”, ricorrere al Tribunale di Strasburgo?
Dobbiamo allora tornare da capo, rientrare nei confini e dire quattro parole all’orecchio del Ministro Mastella.

Ministro, lasci perdere le grandi questioni internazionali: non è farina del suo sacco, e si vede.
Non c’interessa sapere chi le ha dato “l’imbeccata” per un simile farfuglio giuridico, ma è meglio che si occupi di far funzionare la giustizia: il sottoscritto, per una normalissima causa civile, dopo sette anni è giunto solo alla sentenza di primo grado. Camperò abbastanza per leggere il pronunciamento della Cassazione?
Se non se la sente, si occupi di Ceppaloni e dintorni – sappiamo che la cosa le sta molto a cuore – oppure chieda consiglio a qualcuno più esperto di lei in queste faccende. Sappiamo che consigliarla di chiedere aiuto a Di Pietro non l’aggrada, ma ci sarà pure qualcuno – magari fra i molti amici che ha nel centro-destra – che potrà fornirle un parere: Pecorella? Biondi? Taormina? Ce ne sono tanti…

Se anche questa strada è impraticabile per opportunità politica – e sappiamo che lei è maestro di galateo politico e di manuale Cencelli – si occupi della sua amata Ceppaloni e dei suoi abitanti, così bisognosi d’aiuti economici e di posti di lavoro, e lasci stare le grandi questioni internazionali. Lo so, è un bel grattacapo quando si esce dal paesello e si viene chiamati a dissertare su qualcosa di un po’ più grande di una disputa da campanile: in questi casi, i manuali militari consigliano una saggia ritirata.
Non vorrà mica – al prossimo indulto – dover emanare un emendamento che privi dei benefici i condannati per reati d’opinione ascrivibili alla “legge Mastella”? Che pessimo modo di lasciare il proprio segno nel tempo.

Carlo Bertani bertani137@libero.it www.carlobertani.it


[1] Lo riferisce addirittura uno storico americano, John Toland, nei suoi scritti.
[2] Il testo del decreto è quello riportato da La Repubblica .
Su quest'ultimo tema, vi prego di andare a leggere anche: Mastella e le parole ideologiche.
Bersani, il ras delle COOP rosse
Maurizio Blondet

Il Ministro alle attività produttive Pierluigi Bersani

Anche per chi la conosce e l’ha vista all’opera, la sfrontatezza di Pierluigi Bersani riesce sempre a lasciare senza fiato, allibiti.
E’ riuscito a far passare come una «liberalizzazione» del governo di sinistra l’abolizione del balzello sulle ricariche telefoniche.
Di fatto, era un atto dovuto e obbligatorio: persino il capo dell’Authority sulle telecomunicazioni
(il tizio si chiama Catricalà) stava per dichiarare illegale quel balzello, e ciò non di sua iniziativa, ma su richiesta delle autorità europee, attivate da privati cittadini.
In realtà, Bersani ha fatto di tutto per ritardare l’ineluttabile decisione.
Non ha appoggiato affatto quei privati consumatori.
Ed è facile capire perché: con quel costo sulle ricariche, illegalmente e senza far nulla, i gestori TIM, WIND e VODAFONE hanno incamerato 1,7 miliardi di euro l’anno.
Da una cifra così grossa, i beneficiari avranno sicuramente ritagliato un «aiutino» per i partiti.
E così sono tutte le pretese «liberalizzazioni» di Bersani, accolte dai giornali e dagli elettori di sinistra con uggiolii servili di soddisfazione, con sospiri di «giustizia è fatta, profittatori che affamano il popolo».
Spenderemo meno in barbieri, scodinzolano i sinistri, perché chiunque potrà diventare barbiere senza licenza e tenere aperto il lunedì; i giornali li troveremo dappertutto.
Le guide turistiche non saranno più contingentate, gli agenti immobiliari nasceranno come funghi, le autolinee saranno libere e private, chiunque potrà aprire una scuola guida, i cinema potranno aprire a dieci metri l’uno dall’altro… ridicolo.
Semplicemente ridicolo.

Dunque, se le cose andavano male in Italia era colpa di barbieri, giornalai, taxisti, benzinai, agenti immobiliari e guide per turisti, questi capitalisti, con le loro scandalose rendite di posizione.
Punirli, metterli alla frusta della concorrenza, ecco la giustizia sociale.
Nessuno dice che queste «liberalizzazioni», ridicolmente minime, hanno un solo scopo evidente: favorire la grande distribuzione.
E’ negli ipermercati che verranno messi i giornali, i tabacchi, le pompe di benzina «liberalizzati» con lo sconto di 3 centesimi al litro; lì ci sarà l’angolo dell’agente immobiliare liberalizzato, il farmacista, il barbiere aperto il lunedì.
Bersani ha in mente una sola cosa: favorire il polipo tentacolare comunista che sono le COOP, Unicoop, Legacoop, Unipol ed altre furbetterie del quartierino.
A questo servono le sue ridicole riformette.
Anche se ad avvantaggiarsene saranno, soprattutto, i colossali gruppi francesi, Auchan e Leclerc che lavora con Conad.

Ma questa è la strategia delle sinistre al governo: colpire le categorie deboli, non protette da potenti sindacati, come gli artigiani marginali, e favorire i grandi gruppi.
Ovviamente al primo posto le COOP, questo polipo che non paga le tasse gravanti sulle altre imprese perché privilegiato dal sistema di consociativismo politico-economico che arricchisce il partito DS, ex «dei lavoratori». (1)
Ma naturalmente, l’occhio di riguardo è per tutti gli altri gruppi potenti.
Bersani mica ha «liberalizzato» le tariffe del gas e dell’elettricità, mica si è accorto dei monopoli di fatto di ENI ed ENEL che fanno costare l’energia al cittadino italiano cinque volte più che nel resto d’Europa; mica ha spezzato il cartello dei gestori telefonici, questo scandalo che grida vendetta.
E nemmeno ha toccato il cartello bancario che ruba gli interessi ai depositanti, quando non rifila ai poveri pensionati bond argentini e simili porcherie per truffarli apertamente e semplicemente.
No, quelli no: quelli hanno i soldi (rubati a noi) e finanziano i partiti.
Per loro, niente concorrenza.
Alla frusta i taxisti, i barbieri, i tabaccai, i giornalai: questi miliardari, questi affamatori del proletariato.

E l’elettorato delle sinistre uggiola di gioia: abbiamo il miglior governo della storia!
L’onestà è finalmente al potere!
Non si può aver nemmeno pietà di un simile popolo che non vuole vedere in faccia la realtà.

Maurizio Blondet


Note
1)
Renato Brunetta («Il capitalismo in rosso», quaderni di Panorama) elenca così i benefici indebiti delle COOP rosse: «Mancanza di trasparenza dovuta all’esistenza di un socio occulto, il partito; mancanza di accountability del management [che è costituito di membri del partito]; disparità di trattamento [fiscale] rispetto alle società di capitale; insufficiente potere di controllo da parte dei soci; commistione di interessi con le amministrazioni pubbliche e le società pubbliche ‘alleate’».
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Ed è in questo ambito che si inserisce il neonato "movimento in difesa dei lavoratori autonomi". Non è un movimento nato per tutelare quelle enormi e rare realtà italiane impregnate di corruzione e politica che ci salassano dalla mattina alla sera, ma quella stragrande maggioranza di piccoli artigiani, professionisti, piccole e medie aziende che fanno da traino alla nostra economia ma vengono sempre più screditate e colpevolizzate.
In parallelo vi consiglio di dare un'occhiata anche a "La classe che ci opprime".
Ed in particolare riguardo a questo ultimo articolo, avevo già accennato qualcosa qui sul blog quando ho postato: "Riforma pensioni: anche per Ciampi"

Non spaventatevi se tanti articoli vengono da EFFEDIEFFE, ma è uno dei rari esempi di giornale serio, che documenta quello che scrive lasciando la necessaria bibliografia e che fortunatamente non è ancora stato chiuso.

Poi ci sarebbe da parlare della Soia... vi lascio un link, accontentatevi: Soya, il falso cibo.

Ci sarebbero tante cose da dire... vi lascio un altro link: diverticolo. Troverete molti articoli, a cui si può credere o meno, il collegamento ad una pagina ricca di pdf scaricabili e molto altro. Il bello è che tutto quanto è correlato da note e ricche bibliografie.

Mi fermo qui che devo andare a fare ripetizioni... stasera rileggerò il tutto e forse alleggerirò leggermente i toni dell'incipit per evitare querele e la chiusura del blog... forse!

Marcello

28 gennaio 2007

I migliori assoli di chitarra!!!


Ogni chitarrista ha la sua opinione su quali siano i più grandi assoli di chitarra. Mentre ce ne sono alcuni universalmente etichettati come "capolavori", ce ne sono altri che restano in secondo piano e sconosciuti ai più.


Poco tempo fa, l'editore di "Guitar World magazine" ha messo in piedi un sondaggio per capire quali sono secondo i suoi lettori i migliori assoli di chitarra di tutti i tempi. I risultati certamente riflettono le categorie di lettori della rivista (nessun assolo jazz, ad esempio), ma è innegabile che i 100 titoli selezionati siano dei pezzi eccellenti: 100 Greatest Guitar Solos!


Quindi ecco i primi 20 "Greatest Guitar Solos Videos". La maggior parte delle volte l'assolo avviene nella prima metà della canzone:

1. Stairway To Heaven - Jimmy Page
2. Eruption - Edward Van Halen | (Clip 2)
3. Freebird - Collins/Rossington
4. Comfortably Numb - David Gilmour | (Clip 2)
5. All Along The Watchtower - Jimi Hendrix
6. November Rain - Slash
7. One - Kirk Hammet/Metallica
8. Hotel California - Don Felder/Joe Walsh
9. Crazy Train - Randy Rhoads | (Clip 2)
10. Crossroads - Eric Clapton
11. Voodo Chile - Jimi Hendrix
12. Johnny B. Goode - Chuck Berry
13. Texas Flood - Stevie Ray Vaughan
14. Layla - Clapton/Allman
15. Floods - Dimebag Darrel
16. Heartbreaker - Jimmy Page
17. Cliffs Of Dover - Eric Johnson
18. Little Wing - Jimi Hendrix
19. Highway Star - Ritchie Blackmore
20. Bohemian Rhapsody - Brian May

Fonte: Ursi's Blog

27 gennaio 2007

Quante M&M's entrano in una Bottiglia di Klein???

Quanti cioccolatini M&M's potete mettere dentro una Bottiglia di Klein? Sembra 547 M&M’s. Il che è abbastanza bizzarro visto che le Bottiglie di Klein dovrebbero avere volume zero!!! Oltretutto non hanno nemmeno un "interno" da riempire...

Fonte: Neatorama

Precendentemente su Neatorama già si era letto: World’s Largest Klein Bottle

Che fenomeno!!!

Non so' come si chiama in italiano questo "contact juggling" (Luca... se ci sei dacci una mano...), però questo tizio è un fenomeno!!!



Aggiornamento riguardo al "Contact Juggling"!!!

Contact juggling, letteralmente "giocolare a contatto", è l' arte di manipolare e spostare sfere mantenendo sempre contatto con il corpo.

L' uomo riconosciuto come creatore di questa forma di giocoleria è Michael Moschen, un maestro in vari tipi di giocoleria ed un illustre esibizionista. In realtà non voleva creare una nuova forma di spettacolo quando l'ha inserito nella sua scaletta. Dalle sue esibizioni, a cui s'ispirarono molti altri, è nato il Contact Juggling o CJ.

Quest'arte, invero, esiste da molto prima, in quanto qualsiasi manipolazione di una palla che resta in contatto con il corpo può essere considerato CJ, incluso il far girare una palla di basket sulla punta del dito. Molto probabilmente lo avete fatto anche voi!

Il “body rolling” e il “palm spinning” sono le due tecniche di CJ più famose.
Il "Body Rolling" comporta il rotolare di una o più sfere su tutto il corpo, mentre "Palm Spinning" implica almeno due sfere (ma molto spesso persino quattro) per mano che si fanno girare attorno a se stesse.
Entrambi si possono focalizzare e alternare tra due illusioni ottiche diverse: si può porre enfasi sullo scivolare della palla, oppure si possono effettuare delle "isolazioni" (si tratta di tenere la sfera sempre nella stessa posizione, muovendo le mani e il corpo attorno ad essa, per dare l' illusione che sia sospesa immobile in un punto).

Cartoon Theme Medley al Piano



Ben Landis, uno studente del "Berklee College of Music" di Boston, ha registrato questo mix di 15 colonne sonore di cartoni animati in una seduta (e con un'unica espressione facciale!!!).

Alcuni sono cartoni che andavano di moda negli anni 80 e 90, ricordi del nostro passato lontano e recente. Ecco la lista:
1. DuckTales
2. Rugrats
3. Teenage Mutant Ninja Turtles
4. Mighty Morphin’ Power Rangers
5. Sonic The Hedgehog
6. Adventures Of The Gummi Bears
7. Inspector Gadget
8. Pokemon
9. Garfield And Friends
10. Animaniacs
11. Captain Planet
12. Doug
13. Alvin And The Chipmunks
14. TaleSpin
15. Chip ‘n Dale Rescue Rangers
Quanti ne riconoscete? Premete play o andate qui [youtube]

Fonte: Neatorama

P.S. Io alcuni ne riconosco, altri credo che siano la versione americana, altri non li ho mai visti!

Fusione Fredda


Secondo la tradizione popolare è opportuno bere molta tisana di equiseto per guarire rapidamente le fratture ossee e l'osteoporosi, senza controindicazioni.

Secondo la Staufen Pharma di Goppingen l'equiseto contiene:
  • acido silicico: 62,11%
  • cloro: 0,70%
  • acido solforico: 4,67%
  • acido fosforico: 2,12%
  • zolfo: 4,03%
  • acido carbonico: 0,59%
  • potassio: 2,88%
  • sodio: 0,67%
  • magnesio: 1,53%
  • calcio: 15,40%
  • ferro: 2,19%
  • altro: 3,11%
I 14 protoni del silicio si uniscono ai 6 del carbonio ed abbiamo fatto del calcio (20 protoni) mediante una fusione nucleare.

I santommaso diranno: "è il calcio (15,40%) che è stato assorbito dalle cellule e non l'acido silicico che potrebbe essere pressoché totalmente espulso". L'osservazione è corretta ma sorgono spontanee alcune domande:
  • perché i rimedi fitoterapici senza abbondante silicio non funzionano?
  • perché l'assunzione diretta di abbondanti dosi di calcio non determinano risultati soddisfacenti? (senza considerare la forte sollecitazione che si cagiona ai reni)
  • perché analogamente bere tantissimo latte (ricco di calcio) non produce effetti neppure lontanamente equiparabili a quelli che si hanno con la tisana di equiseto?
La conclusione viene da sé.

Le popolazioni che vivono in zone desertiche sono solite arricchire le macedonie di frutta con sale (NaCl) e non con zucchero. Lo fanno per beneficiare di un certo refrigerio che quella particolare macedonia gli procura. Il loro sudore è ricchissimo di potassio. Anche qui vien da pensare che gli 11 protoni del sodio si uniscano agli 8 dell'ossigeno per ottenere del potassio con i suoi 19 protoni. Il potassio è presente nella frutta della macedonia? Perché no. Ma se i cammellieri non gli mettono il sale soffrono maggiormente il caldo e non sudano il potassio.

Provare per credere. Molto spesso però, a dispetto degli accademici, le pratiche che provengono dalla tradizione funzionano, proprio come in questo caso.

Le galline fanno le uova con il guscio a base di calcio; fin dai tempi della rivoluzione francese Louis Nicolas Vauquelin si accorse che il guscio delle galline conteneva più calcio di quello che assumevano; nel XX° secolo Louis Kervran (1901-1983), bretone, ingegnere e biologo, professore universitario a Parigi, fece numerosi esperimenti e pubblicò numerosi libri dove sviluppò enormemente tutte le considerazioni relative a questi fatti. La conclusione è inequivocabile: le cellule, sia animali (anche quelle degli accademici), sia vegetali, fanno in continuazione fusioni nucleari che Egli chiamò "trasmutazioni ad energia debole" perché l'energia in gioco è sempre molto modesta; le reazioni possono essere solo leggermente endotermiche o esotermiche ma, ovviamente, mai con grandi energie concentrate.

Infatti non è dato sapere di galline che nel "costruire" l'uovo si congelino o si bollino. Gli sforzi di questo illustre VERO Scienziato galileiano sono stati coronati nel 1993 con il prestigioso premio IgNobel (quello per i ciarlatani). Hanno aspettato che morisse per conferirglielo in modo da essere sicuri che non potesse ribattere. I suoi libri però sono disponibili per verificare la meticolosità, il rigore e la fondatezza dei suoi studi.

Dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico queste osservazioni non ci aiutano granchè; la $cienza ufficiale dice che tutto quanto sopra riportato non è vero. Perché?

Perché se si ammettessero le trasmutazioni si aprirebbe il mondo scientifico vero (quello che usa il metodo galileiano e non quello delle tre carte) al concetto che in natura sono possibili numerose reazioni nucleari di fusione fredda; nelle cellule avvengono a bassi livelli energetici, ma nelle celle elettrochimiche non necessariamente. È come un continente enorme ed inesplorato posto davanti a noi che l'autorità ci impedisce di conquistare.

Il Prof. Giuliano Preparata ed i suoi Colleghi ci assicurano che il problema non è più di natura fisica; è oramai solo di natura ingegneristica. E lo dimostrano (Link al PDF) (Link all'inchiesta sul Rapporto 41 sulla Fusione Fredda con la possibilità di scaricare i documenti - N.d.M.)

La natura dell'uomo, purtroppo, solo con rare eccezioni, è fatta in modo tale che risulta vero solo ciò che l' "autorità" dichiara tale. Intanto il conformismo dilaga e pochi privati schiavizzano l'intera umanità grazie al colpevole contributo di politici, media ed università.

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Bibliografia:
- Manfred M. Junius - Alchimia verde –– ed. mediterranee
- Tompkins e Bird - La vita segreta delle piante – ed. NET
- Giuliano Preparata - Dai quark ai cristalli – ed. Bollati e Boringhieri
- Roberto Germano - Fusione fredda - Moderna storia d'inquisizione e d'alchimia –– ed. Bibliopolis
- Kervran L. - Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia – Ass. Culturale Aquarius
- Kervran L. - Prove in geologia e fisica delle trasmutazioni a debole energia - Giannone
- Kervran L. - Trasmutazioni biologiche e fisica moderna – coedizione fra A. Giannone Ed. e Andromeda
- Kervran L. - Alla Scoperta delle trasmutazioni biologiche - Edizioni Edagricole, Bologna, 1969
- Kervran, C. Louis: Natural Non-Radioactive Transmutations: A New Property of Matter; 1963, Librairie Maloine, Paris
- Kervran, C. L.: Preuves Relatives a l'Existence de Transmutations Biologiques; 1968, Libraire Maloine
- Kervran, C. Louis: Natural Non-Radioactive Transmutations: A New Property of Matter; 1963, Librairie Maloine, Paris
- Kervran, C. L.: Preuves Relatives a l'Existence de Transmutations Biologiques; 1968, Libraire Maloine
- Kervran, C. L.: Transmutations Biologiques: Metabolismes Aberrants de l'Azote, le Potassium et le Magnesium; 1963, Libraire Maloine
- Kervran. C. L.: Transmutations a Faible Energie; 1964, Libraire Maloine
- Kervran, C. L.: Transmutations Naturelles, Non-Radioctives; 1963, Libraire Maloine
- Kervran, C. L.: Biological Transmutations; 1972, Swan Publ. Co., NY; Michel Abehsera, translator
- Kervran, C. L.: La Revue Generale des Sciences, Paris (July 1960)
- Sutton, A. - Cold Fusion: The Secret Energy Revolution - http://www.xmx.it/trasmutazioni.htm

di Lino Rossi
Fonte: http://www.comedonchisciotte.org


Riguardo alle tisane di equiseto (si trova in erboristeria), ho trovato varie ricette... siccome non ho ancora la certezza su quale sia quella giusta ve le lascio scritte qui sotto:

Tisana di equiseto (questa credo sia quella giusta)
- 50 gr di equiseto
- 1 lt di acqua fredda
Fai macerare in un litro d’acqua fredda l’equiseto per sei ore. Successivamente fallo bollire per 15 minuti a fuoco lento e lascialo in infusione per altri 15 minuti.
Filtra e bevi l’infuso.

Tisana contro la depressione
- Borragine fiori e foglie 30 gr
- Equiseto 40 gr
- Lavanda fiori 10 gr
- Fieno greco semi 20 gr
Bere due/tre tazze al giorno preparate lasciando a macerare tutta la notte 3 cucchiai in un litro d’acqua, portare a bollore e lasciare infusione 10 minuti quindi filtrare e bere dolcificando con miele di girasole.

Tisana drenante diuretica
- Equiseto pianta int. 50 gr
- Centella foglie 20 gr
- Pilosella foglie 20 gr
- Ginepro bacche 10 gr
Bere due tazze al giorno lontano dai pasti: 1 cucchiaio in 250 ml di acqua far bollire un minuto quindi lasciare infusione 15 minuti. Filtrare.

Diuretica
Per sgonfiare la pancia, e favorire la diuresi. Per 1 litro di tisana
- Equiseto 8g
- Finocchio amaro 8g
- Foglie di betulla 8g
- Ortosiphon in foglia 8g
- Foglie di frassino 8g
- Prezzemolo 8g
- Pianta e radice tarassaco 8g
Mettere circa 10g del mix di erbe nella tisaniera, immergerla in 200ml di acqua bollente e lasciare in infusione per circa 10 minuti. Addolcite a piacere ad esempio con un cucchiaino di miele, se non fate uso di zuccheri la tisana sarà più efficace. Bere 3-4 tazze durante il giorno.

26 gennaio 2007

Piccioni

Io ho riso abbondantemente, ma magari a voi non fa lo stesso effetto... Peggio per voi!!!
Da qualche anno a questa parte si sta verificando un curioso fenomeno: alcuni animali "selvatici" scoprono che in città possono vivere (relativamente) meglio che nelle campagne (oltre ad essere vietate caccia e pesca, i cittadini sono in genere più gentili dei campagnoli cogli animali), e ci si trasferiscono. Volpi, tassi, ricci, istrici, rapaci e volatili di ogni genere. Sono felicissimo di questa evenienza, e per molti motivi, non ultimo la mia segreta speranza che una di queste specie animale sia nemica e predatrice dell'animale più stronzo, stupido e inutile del pianeta, da sempre abitante delle nostre città: il piccione.

Non ci sono santi: di fronte al piccione ogni mia remora viene a cadere. L'animalismo, l'amore per la natura, l'attrazione per i volatili, l'affetto per gli animali inurbati e perfino l'orrore per le crudeltà verso le creature indifese lascia il passo ad un sentimento di disprezzo profondo e senza appello: io odio i piccioni.

Simpatici volatili perfettamente ambientati nelle grandi città? Un tocco di natura in queste metropoli sempre più artificiali? Intelligenti amici dell'uomo? Macché: letamai volanti, puzzolenti mutanti portatori di malattie ed infezioni; idioti, disgustosi ed inutili residui evolutivi.

Il piccione non ha alcuna qualità: non si mangia (tranne in alcune zone, dove si vede che non gli fa schifo proprio niente), non mangia gli insetti, sporca, fa chiasso, è più stupido di una gallina, più coglione di un testicolo e più spavaldo di Schumacher. Provate a scacciare un piccione: lui si fa un voletto di un metro e poi ritorna. E io mi chiedo: come mai torna? Non vede che sono ancora lì, minaccioso? Si è forse scordato di me? Oppure pensa che abbia cambiato idea? Ogni ipotesi riconduce alla stessa soluzione: di tutti gli esseri viventi il più stupido è il piccione.

Niente a che vedere con la geniale astuzia del topo, il quale è si mutante, ma anche mentalmente. Ormai furbissimi, i topi di città (rattoni da 50 cm senza coda) stanno imparando a convivere con l'uomo senza creare eccessivi problemi; ogni tanto esagerano, si mangiano il tubo della lavatrice, ti incazzi, li avveleni, gli altri topi capiscono il messaggio e se ne vanno affanculo altrove. Un topo, a casa di mia madre, si è mangiato un flacone di Cif ammoniacal, completo di bottiglia e contenuto (non intero ma un bel po'). L'unico sintomo di malessere che ha mostrato è stato di fare delle cacchette bianche. Ammiro profondamente questa mutazione, e penso che se quel topo erediterà il mondo lo farà per un buon motivo: lui mangia il cif e caca bianco; se lo faccio io, schiatto all'istante.

Lo scarafaggio è un mutante perfino più perfetto. Adattato a vivere nei muri, nei tubi e nelle intercapedini, di giorno non lo vedi mai. Esce la notte (in massa, in alcune città), sbuca dai lavandini e si ripulisce i tuoi piatti sporchi. Non ti caca in testa, non tuba, non puzza e non intacca le tue provviste. E' un vero signore, lo scarafaggio, e se impari a non averne orrore (cosa difficile per alcune persone) ti si prospettano anni di piacevole convivenza con questo brutto ma innocuo (e anzi gioviale) coinquilino dei cittadini.

I piccioni invece no: se si fissano col tuo balcone puoi morire, puoi organizzare stermini in massa, puoi annaffiarli con l'acido muriatico ma quelli torneranno sempre, dopo pochi istanti. Inspiegabilmente non esiste un piccionicida in commercio (contrariamente agli insetticidi o topicidi), quindi l'unico tentativo che puoi fare e' di comperarti degli speciali spunzoni antipiccione (benedetto il genio che li ha inventati) e piazzarli permanentemente sul parapetto. In questo caso i ributtanti pennuti arrivano, si pungono e se ne vanno, ma non memorizzando la cosa, continuando a tornare e a farsi male, stupidi uccelli, giorno dopo giorno.

Milano, Venezia, Roma, Vienna, Berlino, Parigi sono tutte città afflitte da questa piaga. Non solo, ma in molte di queste città ci sono dei pazzi che, per diletto, danno da mangiare ai piccioni: ammazzano gli scarafaggi, sterminano i topi e poi nutrono i piccioni. Bisogna assolutamente impedire questo atto insensato: la signora vuole proprio nutrire degli animali e sentirsi così a contatto con la natura perduta? Si dia in pasto alle tigri dello zoo, vere povere vittime dell'uomo, che pur essendo nostre prigioniere non ci cacano in testa, non tubano, non puzzano e oltretutto non possono neppure becchettare in giro.

Modellini di carta realistici di velivoli volanti...

... e molto altro!

Gescobedo Conc5

Hcben Ss1 4

Sul sito della Currel Graphics potete trovare una dozzina di fantastici modelli in carta (gratuiti e scaricabili) di macchine volanti e non solo, in foto potete ammirare il "Concorde" e la "Space Ship One"...

Link - Via MAKE:BLOG

Omniglot!!!

Omniglot e il suo blog sono una risorsa incredibile per tutto quello che ha a che fare con le lingue scritte.

Guardate, ad esempio, la loro sezione sugli alfabeti, che elenca e descrive tutti gli alfabeti usati e, come se non bastasse, quelli dimenticati.

Link - via Neatorama